Questo romanzo è un vero e proprio saggio di psicobiogenealogia che racchiude al suo interno fatti storici realmente accaduti, quanto meno in parte e uno studio accurato di una disciplina che sta sempre più facendo parlare di sé: la psicobiogenealogia appunto, ossia lo studio degli eventi attraverso lo studio dell’inconscio familiare che racchiude dentro sé regole e principi che se compresi aprono il lettore verso nuovi orizzonti. Attraverso le metafore in varie culture si è tramandato il sapere e così “Il manoscritto segreto” ha un po’ questa ambizione: trasmettere un sapere, talvolta di difficile comprensione per chi è all’inizio di un percorso di questo genere, con la massima facilità. Un libro avvincente che ti fa rimanere sempre incollato alle pagine con il desiderio di proseguire per capire i risvolti che la storia presenta. La trama vede due diverse ambientazioni, una Parigi con un Re Luigi XIV° ancora bambino che Ophelie, giudicata eretica che lotta per salvarlo dalla malattia che all’epoca lo stava realmente portando vicino alla morte e un presente che vede personaggi avvincenti che riescono a recuperare informazioni che lei ha riportato in un manoscritto che a tutti i costi deve essere ritrovato.