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Il bisogno di essere accettati e riconosciuti


Normalmente una persona quando pensa esprime “sempre” un giudizio e questo si intreccia per sua natura con milioni di informazioni racchiuse nel nostro serbatoio-mente, ma perché lo fa? A parer mio un essere giudica in proporzione a quanto “ritiene” di non essere stato riconosciuto nel suo valore quando era piccolissimo e nella fase prenatale. In pratica mette semplicemente in moto un sistema di “sopravvivenza”, come ho scritto più volte in profondità teme tantissimo l’abbandono e per questo motivo cerca di “essere accettato” in tutti i modi e quando percepisce che la situazione è a rischio… “giudica”. Molto spesso ci rimproveriamo del fatto che l’addome si contrae proprio perché siamo lì a giudicare vuoi una situazione, vuoi una persona rispetto al suo operato, e magari stiamo esprimendo opinioni senza nemmeno avere le idee chiare. Ciò che ci muove verso il giudizio è solo un “disperato bisogno di carezze”, quelle carezze che riteniamo mancate vuoi a noi vuoi a qualcuno di caro rispetto a quando eravamo piccolissimo come ho scritto poc’anzi. Quindi sarebbe bello “pensare” e non giudicare, ma ciò fin tanto che siamo umani è praticamente impossibile, quanto meno mi riferisco a livello profondo, inconscio e se vogliamo “animale”. Quindi quando giudichiamo o sentiamo qualcuno che giudica cerchiamo di comprendere che dietro c’è solo una grandissima paura: la paura di non essere accettati ed una grandissima sete di “amore”. (per altri post visita il mio blog http://www.fabionetzach.net/#!blog/c1itj)

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