Ti senti pronto? Differenza tra Conscio e Inconscio
Oggi vorrei esporti una delle cose più importanti che tratto nel mio percorso, ossia la differenza tra la parte conscia e la parte invece inconscia di ognuno di noi.
Sarà necessario scrivere più articoli in merito, questo può solo essere di aiuto come introduzione, cercherò comunque di darti già qualche piccolo input interessante.
Anzitutto prova ad osservare tutto ciò che sta attorno a te... lo stai facendo? osserva gli oggetti, i loro colori, tutto ciò che vedi sta vibrando!
La vibrazione a cui mi riferisco è intesa come vibrazione in senso sottile, vibrazione energetica.
Ebbene attorno a te ci saranno degli oggetti colorati di vario genere ed ognuno di questi è stato acquistato o regalato in quanto interessante (o meno) rispetto ad un uso anche semplicemente estetico che tu ed altri possono fare.
Questa è la spiegazione più logica che possiamo etichettare come “interpretazione della parte cosciente”, ma ogni oggetto contiene ben altre informazioni.
La prima cosa a cui do molta importanza è la struttura della parola che funge da etichetta dell’oggetto, faccio ora degli esempi che espongo spesso durante i miei corsi.
Immaginiamo ora di avere un “papavero” di fronte, ora scomponi la parola…. si è esattamente “papà-vero”, in pratica l’inconscio una volta che riconosce un oggetto non va a guardare solo ed esclusivamente la sua bellezza o l’uso che se ne può fare come ho scritto poc’anzi, ma va a riconoscere tutte le parole ad esso associabili.
In pratica il papavero non sta in casa tua per pura “casualità”, ma perché una parte inconscia di te ad esempio (riduco al massimo l’interpretazione per ovvie ragioni di spazio) è alla ricerca del padre.
Mi riferisco a memorie di emozioni non elaborate bene a livello strettamente inconscio specialmente nel periodo associato alla nostra infanzia.Avrai anche sentito parlare di quelle che vengono comunemente riconosciute come “costellazioni famigliari”, ebbene al di la che tu le conosca o meno, forse avrai letto da qualche parte che fra te e tutta la tua famiglia fino a 7 generazioni (in India parlano di 9), esiste un legame sottile, quindi rispetto al caso descritto l’oggetto esposto (il papavero) indica una necessità collettiva di un padre che nella stessa genealogia è venuto a mancare, vuoi perché morto, vuoi perché emigrante, vuoi semplicemente perché assente.
Tutto questo potrà forse sembrarti un po’ “strano”, ma a sostegno di questa teoria ci sono stati numerosi studi da parte dei “linguisti russi” che hanno documentato come le stesse parole e la loro associazione portano a cambiamenti persino nei geni se ad esempio vengono ripetute nel tempo, vedi il caso della preghiera e dei mantra (per saperne di più ti consiglio di ricercare attraverso un motore di ricerca “dna, linguisti russi”).
Continuerò a parlarti di tutto questo in altri post del mio blog, intanto la cosa importante è che tu cominci a riconoscere che la realtà che ti circonda va interpretata attraverso il linguaggio dell’inconscio, non attraverso quello a cui siamo stati abitutati fin da piccoli. Rimani sempre aggiornata/o sulle novità di Fabio Netzach, clicca qui.